É un po’ che pensavo, anzi che dovevo, scrivere qualcosa su questo argomento, trito e ritrito. Le regole in fotografia sono importanti? Vanno seguite? Vanno ignorate? Vanno assimilate e poi infrante apposta?

Solo che l’argomento è sì importante, ma così tanto discusso da essere ormai banale. Anzi, non banale: è che pare impossibile dirne qualcosa di nuovo, di interessante, di abbastanza profondo o preciso da essere di una qualche utilità.

Poi capita una cosa: avete presente quando trovate qualcuno che scrive o dice qualcosa, e quel qualcosa è esattamente quel che pensate voi, anzi è di più ancora di quel che esattamente pensate? É, per essere precisi, quello che pensate, più quel che pensereste se foste abbastanza intelligenti da andare più in profondità…

Ecco, mi è capitato questa mattina. E son due piccioni con una fava. Già qui scrivevo di come paragonare la fotografia alla scrittura di solito mi permette di capire molte cose di più e meglio che pensando alla fotografia e basta. Ebbene, questo articolo che ora vi linko è strepitoso!

Infatti qui Luca Sofri, sul suo blog www.wittgenstein.it ha scritto un articolo a mio parere perfetto ed illuminante proprio sulle regole e sul seguirle o infrangerle.

Solo che parla di scrittura, ovviamente. Ma provate a leggerlo chiudendo, per così dire, gli occhi e sostituendo “scrittura” con “fotografia”, “parola” con “immagine” e così via, e vedrete che si tratta di un articolo perfetto per il nostro caso, per quanto mi riguarda la miglior cosa che abbia mai letto sulle regole in fotografia. Probabilmente proprio perché non parla affatto di fotografia.

Buona lettura: