L’altro giorno guardavo un documentario su Annie Leibovitz. Ad un certo punto lei dice “Serve un obiettivo, uno solo. Se vuoi stringere fai un passo avanti, se vuoi allargare un passo indietro”.
Sublime sintesi del concetto “non conta il mezzo, quanto il conoscerlo e saperlo usare”.
Poi nel prosieguo del documentario la vediamo fotografare con quella che pare una Canon con su un 24-105 serie L o un 24-70 2.8L (Oddio… Uno zoom!) e poi quello che pare proprio un 70-200 2.8L, e poi ancora varie compatte (sì sì, compatte) e poi sta fotografando allo yosemite con una macchina che sembra Dart Fener visto da dietro (quindi bellissima o bruttissima, a seconda della vostra posizione sul concetto “tanti pulsanti tanta bellezza”) e che mi pare tanto una esoterica Leica serie S ( http://www.acmaxx.net/product/leica_s2/leica_s2_01.jpg), una roba che forse ne han fatte due, ed una l’han regalata alla Leibovitz…
E allora uno cosa deve pensare? ” Ipocrita”? “Contaballe”? “Predica bene ma poi si piega allo sponsor”?
Niente di tutto questo, ovviamente. Il problema è il solito: conta o non conta l’attrezzo? Prima ci dicono di no, poi si comportano come se fosse sì. Quando hanno ragione? La risposta è : entrambe le volte. Esatto, non “la via di mezzo”, ma entrambe le cose sono giuste.

Il fotografo alle prime armi è deliziosamente onesto: pensa che migliore è il mezzo, migliori saranno le foto.
Poi lo rovinano subito: al primo corso di fotografia, o al bar, o su un gruppo Facebook gli diranno, pigliandolo anche un po’ per il culo, che i migliori fotografi del mondo fanno foto anche con una scatola da scarpe forata.
Poi si gireranno dall’altra parte per tornare a scannarsi in discussioni infinite su quale obiettivo è più risolvente, quale più plastico, quale af sia più veloce, quale sensore abbia maggior gamma dinamica. Ovvio che il dilettante resta un po’ sbalestrato.
Cioè, lui ci crede che il mezzo non conta, conta il fotografo. Tutti ci credono. Però poi pare che nessuno ci creda veramente fino in fondo.

Perché allora tutti dicono questa cosa, soprattutto i migliori fotografi?
Ora vi dico quel che penso io. Non l’ho letto su internet, quindi magari sbaglio 🙂

Dividiamo due casi.
I fotoamatori dicono che non conta la macchina, perché:
1. L’han sentito dire da praticamente tutti i grandi fotografi
2. “sentono” che c’è del vero, che la loro corsa ai megapixel o a cambiar sempre corpo o comprare una nuova ottica è “un po’ sbagliata”. Si tratta, insomma, di una piccola ribellione al consumismo.
3. Se non conta la macchina, ma solo il fotografo, allora anche loro possono aspirare ad essere dei moderni HCB! D’altronde lo stesso HCB ha detto quella frase sull’allineamento di varie cose prima dello scatto, che lascia ben sperare di poterlo emulare, no? https://www.paoloviglione.it/grande-scherzo-cartier-bresson/

Invece i pro lo dicono, sempre secondo me e facendomi anche un esame di coscienza, perché :
1. Sono e sono stati amatori pure loro, e anche dilettanti, e quindi anche loro li han tirati su con questa storia.
2. C’è una gara sotterranea e inconscia tra il pro e la sua attrezzatura per l’assegnazione del merito di una foto. In pratica da parecchio fastidio al pro che qualcuno possa seriamente pensare che sia la sua attrezzatura a permettergli di fare certe foto, e che lui NON ce la farebbe ANCHE SOLO con una scatola da scarpe col buco (come d’altronde gli han detto al suo primo corso di fotografia tanti anni fa…). E quindi tende a sminuire, anche inconsciamente, la parte di merito dell’attrezzatura.
3. Sa benissimo cosa è merito dell’attrezzatura e cosa no. Anzi, magari ci ha perso pure le notti su, a pensare a cosa comprare e a quanto, a quale obiettivo andava meglio, quale sensore e così via… proprio come un amatore. Ma si rende conto che se lo dicesse, al di fuori di un certo ambiente, la cosa verrebbe travisata condannando schiere di amatori a diventare ancora più schiavi del marketing… Quindi quasi provocatoriamente sostiene l’opposto, cioè che le foto belle si fanno anche col telefonino o con la macchina foto regalata dal fustino di detersivo.

Ecco, tutto qua secondo me.

Quindi io penso che: l’attrezzatura conta, ma non bisogna dirlo ché si fa del male!