Il 23 aprile del 2016 pubblicai, proprio qui, un articolo su Steve McCurry che fece il giro del mondo, portandolo, dopo un mese, a dare spiegazioni in un’intervista al Time (QUI IL LINK).
Mi sono reso conto che negli ultimi due anni molti degli utenti che finiscono sul mio sito stanno cercando proprio informazioni su quella storia e in generale su Steve McCurry. Ho quindi pensato che avrei fatto una cosa gradita a creare un’apposita sezione dove raccogliere un po’ tutti i riferimenti alle cose che ho scritto sull’argomento. Ed ora siete proprio in quella sezione!
Quindi eccovi un breve riepilogo di link utili per esplorare la sezione McCurry del mio sito:
Una vergogna.
Addirittura una vergogna mi pare eccessivo: come mai dici questo?
Non è una vergogna, ma uno schifo sicuramente si. Chi ha fatto quella robaccia deve lasciare la fotografia e dedicarsi al ricamo, o alla cucina.
Guarda che un ricamo deve essere molto più preciso di questi scarabocchi!
Chissà perchè non mi stupisco più di tanto. Questo succede quando i fotografi hanno bisogno di fare ritocchi in photoshop. Questa mentalità di alcuni fotografi, che in teoria, ma solo in teoria, dovrebbero essere assimilati alla fotografia reportagistica, ma si considerano artisti e devono ricorrere a timbri cloni e altre pesanti post-produzioni può generare questo tipo di errori.
L’approccio straight: quanti fotografi documentaristi lo applicano?
Ma, a parte, questo, vorrei rilanciare con il link alla gallery: http://stevemccurry.com/galleries/cuba
Consideriamo che stiamo parlando di uno dei fotografi più celebrati del nostro secolo. E come photo editor affermo che un set del genere neanche lo avrei approvato sulla mia rivista. Foto di gente che cammina di profilo, ripresa da lontano? Ma veramente fa, McCurry? Perdonatemi, ma io ho potuto vedere lavori ben più importanti fatti a Cuba, anche da fotografi che non sono professionisti…
Grazie per questo post, Paolo. E’ una importante testimonianza e sarà oggetto di attenzione, io credo, in molti spazi sul web.
Molto interessante. Io non ci sarei andato giù così duro, cioè, lo considero un peccato veniale in fin dei conti. Molto interessante anche il tuo, di sito! Invito tutti a farci un giro 🙂
Siamo sicuri che non sia un problema di assemblaggio (mal riuscito) di più immagini?
Anche se la schermata iniziale è troppo piccola, non è che la prospettiva mi sembri tutta corretta… E nel dettaglio che hai estratto, se poi allarghi la vista al resto della parte incriminata, noti che ci sono altri problemi (vedi qui alcuni che ho sottolineato http://imgur.com/2R0ZRAS).
Non sono contro la pratica in sé, ma chi ha fatto sta cosa è un macellaio.
Un errore del genere diventa un dettaglio così insignificante davanti alla valanga di fotografie che un fotografo fa, rivede, seleziona, ritocca, e tutto questo stupore e “sgomento” (mi azzarderei a dire), mostra quali di voi abbiano veramente fatto della fotografia un mantra, uno stile di vita, qualcosa di serio, e non una chiacchiera su un social network.
Interessante: in che senso? Si può leggere nei due modi. Io ad esempio credo di prendere la fotografia abbastanza sul serio, ed una cosa del genere mi fa appena sorridere. Non credo che McCurry (anzi chi lo fa per lui) non debba modificare e correggere le sue foto, soprattutto su dettagli così minimi, davvero
un altro piccolo “colpetto” verso tutti quei fotografi (e addetti ai lavori) moderni che affermano che oggi Ps è esattamente come la camera oscura
se tutti voi “scandalizzati” da questa cosa sapeste cosa facevano in camera oscura i grandi fotografi della storia probabilmente cambiereste punto di vista, la post produzione esiste da quando è nata la fotografia, ovvero da più DI 150 anni, quindi mettetevi l’anima in pace perché perfino la foto di vostro nonno è stata probabilmente ritoccata con la matita (e non solo).
non sarà certo l’errore di un post producer a mettere in discussione la grandezza di un fotografo come Steve McCurry.
Io magari me ne intendo poco, è possibile che sia uscita fuori da una panoramica mal riuscita più che un timbroclone fatto male?
no Gaia, è decisamente una svista su photoshop 🙂
Concordo. Mi sembrerebbero più artefatti da panoramica (scatti multipli assemblati direttamente dalla fotocamera).
Blow up
Complimenti per la vista. McCurry non ci fa una bella figura, direi che si tratta di post-produzione da dilettanti. Sarei veramente molto curioso di vedere la foto originale.
Secondo me é l’intero palazzo che é stato montato sopra. Probabilmente aveva uno scatto con la composizione adatta la parte bassa della foto, diciamo che non tagliava i piedi ai due passanti ma tagliava la testa al palazzo. E uno scatto dove il palazzo si vedeva tutto. Ha montato il palazzo intero a PS. Questo spiega le imperfezioni di giuntura fra le due immagini. Comunque lo fanno questi un pó super star come McCurry ma lo stesso Salgado pure. Io continuo a fargliene una colpa, anche se non so più il motivo…
Nessun timbro o ritocco.. L’immagine presenta i classici segni di un normalissimo “photomerge” fatto con Photoshop.. Niente di strano. Sono esattamente gli stessi artefatti che appaiono quando fate una foto panoramica o sferica con il cellulare.
Ma la gente che commenta di lavoro fa il pizzaiolo? Nessun timbro o ritocco.. L’immagine presenta i classici segni di un “photomerge” fatto con Photoshop.. Niente di strano. Sono esattamente gli stessi artefatti che appaiono quando fate una foto panoramica o sferica con il cellulare.
Mi sa che di pizzaiolo qui ce n’è uno solo, e questo sei tu.
calmini, non ho attivato la moderazione dei commenti, e preferirei non doverne cancellare, ma se cominciate a battibeccare lo faccio, ok? questo non è uno spazio pubblico, è casa mia, siate educati vi prego 🙂
Stiamo parlando di nulla, la fotografia è bella? il resto conta poco (niente)
Secondo me invece si tratta di un panorama, cioè un collage tra più esposizioni, in cui quindi i soggetti camminavano e tra un fotogramma e l’altro cambiavano di posizione, unendo i fotogrammi non combaciavano perfettamente e alcuni si sono sovrapposti, dove poteva ha corretto col clone.
Secondo me se non si fa reportage ma fine art, in fotografia tutto è lecito. E’ il risultato artistico finale che conta. Come dipingere un quadro (e spesso ci si impega lo stesso tempo). Sono contrarissimo a quelli che stigmatizzano la post.
A patto però che il risultato finale sia appunto apprezzabile, e non ci siano errori così grossolani.
Comunque complimenti per l’occhio, ho visto la mostra e non me ne sono accorto!
Secondo me se non si fa reportage ma fine art, in fotografia tutto è lecito. E’ il risultato artistico finale che conta. Come dipingere un quadro (e spesso ci si impegna lo stesso tempo). Sono contrarissimo a quelli che stigmatizzano la post.
A patto però che il risultato finale sia appunto apprezzabile, e non ci siano errori così grossolani.
Comunque complimenti per l’occhio, ho visto la mostra e non me ne sono accorto!
“Il fotoritocco è il male assoluto”
Gianni Berengo Gardin
C.V.D.
OK … if all this is due to the panoramic (show me) process, then who can explain how come the straighten-up building on the left side? The 2 versions (original and perspective corrected) are equally present on official sites on web.This would mean selective correction of perspective.
http://www.themammothreflex.com/wp-content/uploads/2016/03/mccurry-cuba.jpg
[…] Paolo nel suo blog che, incuriosito dalla gestione del colore nelle stampe del grande fotografo, ha avvicinato il naso […]
Chi di noi è senza peccato scagli la prima pietra…..
[…] https://www.paoloviglione.it/quando-mccurry-inciampa-in-photoshop/ […]
[…] La scintilla scatenante è stato un post del fotografo Paolo Viglione che puoi leggere qui: paoloviglione.it/quando-mccurry-inciampa-in-photoshop/ […]
io darei anche uno sguardo al lunotto posteriore della macchina azzurra…
non sono un esperto, però anche i cartelli stradali mi lasciano perplesso…. se non quelli di destra, sicuramente quello a sinistra del divieto di accesso è palesemente un copia/incolla fatto malissimo
[…] il fotografo Paolo Viglione ha notato un errore tecnico non relativo alla fase di scatto e ne ha parlato nel suo blog. Michele Smargiassi su Fotocrazia sposta la discussione verso un altro livello. Che linguaggio […]
Buongiorno sono una giornalista della Stampa mi può richiamare? 3346734381 Sto scrivendo un pezzo sul caso…
Mi sembra la classica scusa di chi non vuol passare qualche guaio, per onor di cronaca e per morale il post andava lasciato li dov’era. Tutti potevano leggerlo e trarne le conclusioni appropriate, invece no, togliamo tutto e facciamoci la lavata di capo con la cenere…. e giù di genoflessioni, inchini e scuse mortificanti per cosa? Per aver trovato un errore IMPERDONABILE, dato che un “grande” come lo definite voi, dovrebbe controllare minuziosamente ogni suo scatto, anche dopo che questo è stato post prodotto. Qui invece viene fuori la spocchiosità di chi “è arrivato”… e quindi che me ne frega, pago uno per il lavoro sporco e poi se c’è l’errore… beh è colpa sua quindi lo licenzio. E no caro signor McCurry, la responsabilità è tua, non di chi ha fatto l’errore, se esce un piatto disgustoso dalla cucina di uno chef stellato, la colpa non è del cuoco che l’ha preparato, ma dello chef che l’ha fatto uscire dalla cucina!
E quale guaio? Come tu stesso dici, io ho solo notato una cosa e l’ho detta. Però il fatto che ne sia derivato tutto questo pasticcio, secondo me immotivato, può darmi fastidio? L’articolo è stato ripreso in tutto il mondo, prima o poi lo rimetterò anche qui come archivio, per chi un domani volesse ricostruire la storia intera, quindi senza fatica lo puoi rintracciare. Nel frattempo sarò libero di scrivere quel che voglio sulla mia pagina internet?
Ciao Paolo,
sul tuo blog scrivi, metti e togli tutto esattamente quello che vuoi, e ci mancherebbe. Non sono però d’accordo sulle motivazioni che adduci per spiegare la scelta di togliere il post.
McCurry non è Dio, come ho scritto sulla mia pagina Facebook non conosco UNA foto di McCurry non ritoccata, e questo non vuol dire esattamente nulla. Però… però la sua parabola mi sembra discendente, e sinceramente mi sembra che questa sia una sua scelta legata al denaro. Mi riferisco per esempio all’inguardabile calendario Lavazza, tutto tranne che africano ma certamente patinatissimo. Questa, che tu hai visto, notato e (giustamente) criticato, rimane una foto nel complesso mediocre, sicuramente resa più d’impatto da una postproduzione azzeccatissima… salvo quella piccola serie di errori, vergognosi perché svelano tutta la… pochezza? dell’ultimo McCurry. Imho…. Errori che, e sono d’accordo con Marco, sono di Steve McCurry, non del ragazzino pagato pochi dollari per fare le modifiche su commissione. Sigh…..
Capisco cosa vuoi dire. Ma la mia scelta al momento resta questa.
Mha’…. ho letto con piacere tutto il post fino alla fine e poi purtroppo mi sono cadute le braccia…. MHA’… ognuno e’ bello che abbia e coltivi le proprie idee ma …. non si usa “Photoshop” (ma siamo cosi sicuri tra l’altro… che sia stato usato proprio Photoshop?) per “correggere magagne”, cosa diavolo e’ quel “concetto” di “magagne”?) si usa per sviluppare cio’ che altrimenti rimane un file digitale o grossolanamente (e allora si) quello che ha deciso la macchina che sia a livello di “sviluppo” dello scatto. E poi si “usa Photoshop” (ma forse e’ meglio dire un soft creato per elaborare file immagine) per FARE di fatto l’immagine che sara’, NEL 2016, piu’ o meno destinata alla stampa, ma che come una poesia… un romanzo….. un brano musicale….. non necessariamente assumera’ “quella” dimensione. Puo’ piacere o meno, affascinare o meno, ma OGGI e io penso (senza pensare certo di essere una rarita’) in modo irreversibile la fotografia non e’ piu’ NECESSARIAMENTE inchiostro o quant’altro posato su di un supporto che puo’ essere carta piuttosto di…. e’ indubbiamente PRIMA DI TUTTO un file digitale prodotto DAL FOTOGRAFO usando qualsiasi mezzo, tra i mezzi digitali ovviamente, ritenuto piu’ opportuno per arrivare e quindi firmare (e in questo Mc Carry ha le sue responsabilita’ se non condivide il lavoro fatto, pare… dal collaboratore) cio’ che ‘ la risultante finale dello scatto. E del resto per intuire quanto ridicola sia la distinzione tra fotografia “pura” e fotografia “photoshoppata” da parte di molte persone basta far caso a quanta ignoranza imperi tra le stesse a proposito di fotografia in genere…. probabilmente se sapessero “cosa c’e’ dietro” a livello di preparazione , impostazione e molto altro di gran parte dei grandi scatti (che tali rimangono) che si ammirano oggi da parte dei migliori fotografi , ci sarebbe da ridere per sei mesi….. CONTA ed E’ cio’ che VEDI , stop.
Trovo sinceramente un po’ triste -un bel po’- fare un articolo come quello principale per poi sostituirlo con uno del genere, in ginocchio, con tanto di scuse in grassetto. Non si sa mai.
La schiena va tentuta sempre dritta, ci si trovi davanti all’ultimo fotografo che scatta con i-Pad, che davanti a mr. McCurry.
Tenere la schiena dritta per me vuol dire che si ha un’idea e si cerca di trasmetterla occorre restare sul pezzo. Se l’idea viene presa e manipolata, se si viene presi e manipolati, meglio smettere di parlare. Lo so, per la rete è un comportamento poco consono, è più facile venire qua a dire a me che scrivo in ginocchio… boh… se la cosa ti da soddisfazione, giovinetto, francamente fai pure. Sappi però che se mi insulti o diventi particolarmente molesto ti cancello il post, perché sei a casa mia :). Per ora non l’hai fatto, quindi mi pare che quello che hai scritto ci stia anche qui. Ciao
Ciao Paolo,
proprio ieri su un noto forum quando ci siamo sentiti in privato ti dissi che sarebbero cominciate le illazioni e le fantasiose teorie sul perchè hai deciso di togliere l’ormai (sempre più tristemente) famoso post.
Questa è la rete, questo è il popolo di internet. Prima si sono agganciati al tuo post per spalare fango su McCurty e anche gli organizzatori di quella mostra. Ora chiaramente per loro la tua decisione di togliere il post è già complotto! Nulla di tutto questo signori frustrati della rete, della fotografia e del successo dei fotografi che non vi piacciono. Paolo è semplicemente un signore che ha capito che il suo materiale è stato usato per uno scopo ben diverso dall’ originale intento. Può valere poco, ma questo è rispetto per la McCurty, la fotografia e il professionismo tutto. Un applauso a Paolo.
Occhio alla stampa anche. caro Paolo. Mi terrei alla larga da loro, verificando quello che scrivono ed eventualmente diffidandoli dallo scrivere inesattezze tirandoti ingiustamente in ballo. Il tuo post ha significato per la stampa ordinaria migliaia di ricchissimi clic sui loro siti, mentre per il tuo blog nulla immagino. Eppure se notizia c’è stata, allora il merito dovrebbe essere solo principalmente tuo.
Un saluto, Andrea.
Che ti devo dire? Le cose partono, e poi la gente commenta come vuole. Non si può purtroppo evitare. Pazienza. Se la cosa prenderà una piega esagerata, chiuderò i commenti. Così li faranno da altre parti, se ne avranno voglia. Grazie per il sostegno
Il successo si ottiene “anche” tentando di sputtanare qualcuno ….
Ciao Francesca. No. Nel mio post non c’era sputtanamento alcuno (l’hai almeno letto?) e proprio perché qualcuno ha pensato di usarlo comunque a questo scopo, l’ho cancellato.
Ciao
mi piace leggere la frase qui sopra di Francesca in questo senso: ci sono fotografi, alcuni sono famosi (McCurry) e molti li considerano intoccabili. Ci sono altri fotografi meno famosi (Paolo) che tengono anche un blog e che semplicemente notano una pagliuzza e dicono con candore “toh, una pagliuzza”. Attorno alla pagliuzza si monta un caso che nulla ha a che fare con gli intenti iniziali del fotografo meno famoso. A questo punto, con i soliti complottisti che vedono il diavolo dietro a qualsiasi brezza si levi (allarme, allarme, il Viglione ha cancellato il suo post, chissà se è stata la CIA o Daesh ad averlo minacciato), troppe persone tentano di diventare famose cercando di infangare il fotografo meno famoso.
In sintesi: la mia solidarietà a Paolo
Grazie. Ho rimesso il post proprio perché alla fine si andava da chi pensava fossi stato pagato da McCurry per rimuoverlo a chi pensava che fossi stato minacciato da McCurry per rimuoverlo. Tranquilli, niente di tutto questo: vi stupirà immagino, ma McCurry non mi ha telefonato 🙂
Ciao Paolo, fai sempre cosa ti dice l’istinto e il cuore…tutto il resto non conta.
Un saluto.
Grazie! Io ci provo, ma in effetti da un certo livello in su uno non è abituato a comunicare, son cose che immagino si imparino col tempo. Nel frattempo abbiate pazienza 🙂
Ciao Paolo, probabilmente mi sbaglio, ma sembrerebbe un errore, comunque imperdonabile, di una panoramica fatta con photoshop, potrebbero essere tre foto unite. Capita che quando unisci più foto ci siano errori di questo tipo legati alla distorsione del grandangolo e al fatto che la persona da uno scatto all’altro ha camminato di uno o due passi, errori che andrebbero in ogni caso sistemati 🙂
Cmq Steve McCurry rimane un grande 🙂
Ciaooo
“Cmq Steve McCurry rimane un grande :)”
Senza dubbio
Buongiorno Sig. Viglione
Io non sono certo un fotografo di primo nome come molti qua, ma mi permetto di esprimere il mio pensiero.
La rete purtroppo, ha dato a tutti la possibilità di scrivere quello che vogliono, invidiosi, sfigati e maligni compresi.
Lei sul suo blog è libero di fare e disfare come crede, esprimere quel che preferisce ecc, senza dover stare al giudizio di altri INVIDIOSI, perché di questo si tratta, di non essere al Suo posto.
Quell’errore avrebbero voluto notarlo tutti quelli che oggi puntano il dito, hanno bramato di trovarlo, e il motivo è l’invidia nei confronti del successo di un grande autore.
Sembrano tanti intellettuali da salotto, frustrati dal fatto che le ore perse su photoshop non gli siano state pagate quanto a McCurry.
Riempitevi bocche e bacheche e blog con il Vostro lavoro, e umiltà, prima di esultare e vangelizzare su un piccolo errore di chi volenti o nolenti, ad oggi, è sicuramente più famoso di quanto siete voi.
Buona giornata,
Anthony
Perchè chiedere scusa ? Mi dispiace ma non comprendo il tuo senso di colpa come sono fermamente convinto che tu non abbia pubblicato il post “incriminante” per cercare visibilità. L’hai fatto come l’avrebbe fatto un qualsiasi altro blogger, per semplice dover di cronaca. Lasciamo stare i forcaioli e chi gode nelle sventure altrui ma credo che tutto questo polverone farà molto bene a McCurry, un fotografo che ormai ha perso il contatto con la realtà. Leggendo le sue recentissime dichiarazioni si evince che ormai non supervisiona neppure più gli allestimenti e le stampe da inviare alle innumerevoli mostre in giro per il mondo. E questo è semplicemente aberrante ! La vera presa in giro del suo pubblico sta proprio nella sua ormai serialità, nell’andare ormai in giro a scattare come un turista annoiato e demandare interamente a un suo staff l’organizzazione di mostre. Dell’errore commesso in photoshop non mi interessa più di tanto. Che fosse un fotografo che cura maniacalmente l’estetica era ben assodato sin dal principio ed è ben risaputo che spesso le sue scene ritratte sono ben costruite e preparate a dovere, come d’altronde la sua ricerca di cromie intense e perfettamente armoniose. Quello che mi dà fastidio è la sua insistenza ad addossare le colpe su un ipotetico maldestro collaboratore che si sarebbe permesso di sua iniziativa a manipolare le sue foto ! Ma dai, ma dove sta un soggettone del genere che perde tempo a fare qualcosa che non gli è stato commissionato ?? Vorrei tanto leggere un’intervista a questa persona per conoscere la sua versione. E in ogni caso dov’era McCurry quando le stampe erano in procinto di essere inviate a Torino ? E’ questo che mi fa arrabbiare, considerare ormai il suo pubblico non come appassionati di fotografia e del suo stile ma semplici risorse economiche da spremere con continui allestimenti ormai a cadenza quasi semestrale ! Il vero punto è che per un semplice errore è stato svelato il grande segreto: McCurry è un fotografo che ritocca secondo canoni estetici i suoi scatti e ora è costretto a ricorrere ai ripari dichiarando che non si considera più un fotoreporter ma un storyteller ! Diciamo che le sue giustificazioni sono ancora più imbarazzanti dell’errore di manipolazione commesso. E, per finire, non dimentichiamoci che la foto era anche in vendita sul sito della Magnum e presente anche sul suo sito internet personale ! Qui di errori ce ne sono parecchi e non legati solo alla mostra in questione. La foto era già in circolazione da tempo e semplicemente non hanno fatto bene il loro lavoro di controllo. Tutti quanti.
Ti ringrazio per la comprensione: io ho chiesto scusa come quando si dice una cosa, anche giusta, ma che poi deborda per i fatti suoi e finisce per creare un pasticcio. Ci sta. Sul resto ovviamente non mi pronuncio
http://stevemccurry.files.wordpress.com/2009/12/bangladesh-10006play.jpg
http://stevemccurry.com/sites/default/files/BANGLADESH-10006_1.jpg
Steve McCurry, Bangladesh
Bene, qui abbiamo:
– Una figura rimossa del tutto
– Tre lati della fotografia (sin/dx/basso) inventati di sana pianta, con tanto di trapianto di mano e ombra del pallone fittizia. Timbroclone sconsiderato ovunque.
Vorrei sentire la vostra opinione su QUESTO
Saluti a tutti
Andrea Filippini
Basta con le scuse per aver “denunciato” un grossolano “errore” di post produzione. Anche a me puzza di paura di guai. Quali guai,? Semplicemenet quello che essere marchiato ed eventualmente estromesso da eventi, mostre, conferenze…etc. Ataccare un “Maestro” Mai! Mi fa pensare ad un pittore che pensavo essere una brava persona. Era un appassionato di cani, al punto di curare un vecchio cane così mal ridotto che doveva sostenerlo in una specie di amacca per farlo stare in piedi e farlo mangiare,spesso con siringona. Dormiva fra lui, e la moglie…. Ebbene quando il famoso critico Bonito Oliva prese posizione a difesa dell’artista che , per performance, fece crepare di fame e di sete una cane attaccato ad un termosifone con una corda troppo corta per permettergli di arrivare all’acqua e il cibo messo davanti a lui, questo pittore, pur di mettersi dalla parta di Bonito Oliva che poteva tornargli utile, disse che effettivamente questa era opera artistica! Aver visto e pubblicato l’errore di Mac Curry èstato una cosa non solo giusta ma estremamente utile alla fotografia. Presentare le scuse per una azione assolutamente dovuta , per me diventa codardia. Si deve sempre pensare che se si perde un “appoggio (improbabile) da una parte, magari si guadagno molto da un’altra. Scusandosi inquesto modo, ti fa perdere da ambe due e rirovare nel limbo di chi pretende avere labotte piena e la moglie ubriaca, ossia fra i non credibili . Non si tratta qua di infangare un fotografo “meno famoso”, ma semplicemente di fare capire che emettere una parere negativo su un “grande” è un passo necessario per diffendere la libertà di espressione, fondamentale in Arte.
Scusa, tendenzialmente non sono stato a rispondere a molte cose sui social in questi giorni, ma questo tuo intervento lo trovo… boh non saprei… buffo si può dire? e mi permetto di risponderti.
Secondo me qua si tratta del classico esempio di “perdita delle proporzioni”. Davvero. Quello che noi scriviamo sui social non conta nulla. Andiamo a fare i leoncini da tastiera in giro, a declamare pareri mai richiesti, e poi pensiamo che questo possa magari “offendere” qualcuno, “far piacere” a qualcun altro e così via. In realtà no, mediamente quello che scriviamo non conta nulla, non vale nulla, non importa a nessuno. Dico sul serio eh?
Quindi, suvvia, diamoci una calmata.
Ti faccio degli esempi sulla mia pella, così magari non ti offendi.
“Basta con le scuse per aver “denunciato” un grossolano “errore” di post produzione. Anche a me puzza di paura di guai. Quali guai,? Semplicemenet quello che essere marchiato ed eventualmente estromesso da eventi, mostre, conferenze…etc. ”
Guarda che io non sono a livelli di fotografo da conferenze, mostre (dico oltre il livello del sistema parrochiale locale) robe così. Mi spiace (sul serio) dirlo, ma quel che io dico su McCurry non gli frega niente a nessuno, non è che normalmente mi invitano alla biennale (di dove? boh scegli tu) ma da domani non mi invitano più perché ho detto qualcosa su Steve McCurry… ah ah ah sarebbe figo avere problemi del genere, ma ti assicuro che non li ho!
“Presentare le scuse per una azione assolutamente dovuta , per me diventa codardia. ”
Se lo dici tu. Secondo me essere coraggiosi, “tenere la schiena dritta” come diceva qualcun altro, non è dire una cosa per un certo motivo, e quando si vede che migliaia di persone la impugnano per tutt’altro motivo e la usano come una clava, continuare a testa bassa incapaci di ragionare e tornare sui propri passi. Questo sarebbe essere non coraggiosi, ma più banalmente coglioni.
Quindi ti assicuro che il mio post originale (l’avrai letto immagino) non attaccava McCurry, non l’ha mai fatto, e quindi nessuno poteva dirmi nulla e nessuno nulla ha detto. Ho parlato con l’assistente di McCurry al telefono, e mi ha detto che lui (McCurry) non ci pensa manco più, sta già pieno di lavoro, e che ovviamente non c’è l’ha con me. Quindi, scusa, ma di cosa vuoi che mi preoccupi, francamente?
Una cosa sola voglio dirla a tutti, ora che la faccenda è praticamente agli sgoccioli: piantatela di farvi i film, dai su, la fotografia è una bella cosa, state sul pezzo, ok?
Ciao
Per come la vedo io, e per quanto ciò possa interessare a qualcuno, McCurry gioca in un campionato (il fotoreportage) che ha delle regole, ma lui di quelle regole si fa un baffo. Lui usa delle regole sue e, come si dice, gioca sporco.
Questa vicenda non ha nulla di diverso dal doping sportivo. E questo è il motivo per cui McCurry e il suo patetico doping fotografico dovrebbero essere espulsi dal campionato del reportage. Ma quello che è davvero incredibile è che il sig. McCurry non potrebbe partecipare neanche al campionato dei molti rispettabilissimi fotografi photoshoppari: la qualità del suo lavoro è, in tal senso, scadente perfino per un amatore. Punto. Non vedo che altro ci sia da dire.
[…] però a sbagliare sono grafici o fotografi più o meno sconosciuti. Ma due giorni fa il fotografo Paolo Viglione ha segnalato sul suo blog che durante la visita alla mostra di Steve McCurry a Torino gli è caduto l'occhio sullo sfondo […]
admin : “un errore MINIMO fatto da un grande”
non diciamo eresie: quello per prima cosa NON è un errore. Quel rattoppo fa pietà, siamo d’accordo. Ma non è di questo che stiamo parlando. Qui si parla dell’INTENZIONE DI BARARE, esplicitata da un ritocco mal riuscito. Vogliamo parlare di quell’intenzione? O di cos’altro?
E’ stato detto che era un dettaglio insignificante. Bene, allora se il sig.McCurry (o chi per lui) ritocca dettagli insignificanti, chissà cosa fa con dettagli più “fastidiosi”, più significanti: li lascia lì come sono? Ritocca anche quelli?
Vi prego al proposito di vedere lo scempio dello scatto di McCurry in Bangladesh in un mio post precedente.
Quando guardo una foto, di chiunque essa sia e soprattutto se “suona” come una foto di reportage, voglio sapere cosa sto guardando. Se uno scorcio di realtà o uno scorcio di una finzione. E’ così difficile da capire?
E poi, davvero, McCurry ha dimostrato in pieno, con la sua risposta pateticamente affastellata, di non essere poi tanto grande. Anzi, piccolo piccolo, direi
E, concludo, sig.admin, per non essere piccolo anche lei, prenda un po’ di coraggio e difenda senza tante inutili scuse (se gliene importa qualcosa) la FOTOGRAFIA, quella con TUTTE le lettere maiuscole. Anche di fronte a un grande, accidenti. Ne può venire solo del bene
Saluti
Andrea Filippini
Leggo ora il tuo post, dopo aver seguito altrove la vicenda del palo rimosso di McCurry.
Che dire, se non che la tua scelta è solo che rispettabile e comprensibilissima?
Per quel che vale ti do la mia solidarietà
Giovanni
Grazie Giovanni
Mah… non vedo la necessità di togliere il post iniziale. Non è aggressivo, non è irrispettoso. E’ critico in giusta misura ed evidenzia un errore che in realtà c’è. L’errore è anche per me del tutto irrilevante e paragonato alla grandezza dell’artista, e di certo non è nemmeno stato commesso da lui.
Per me hai fatto male a togliere il post ma hai fatto bene a fare le tue scuse, non necessarie, ma sentite.
Capisco il tuo senso di colpa, dovuto ad un gesto per nulla colpevole, ma ci sta… anche perché di sicuro non ci tenevi alla fama che ti è toccata.
La cosa che purtroppo sfugge alla logica ed alle previsioni è l’invidia disperata di persone mediocri che proprio non ce la fanno ad accettare ciò che sono e invece di lottare per migliorarsi sono alla fine capaci solo di godere degli errori dei grandi. Questo è non solo miserabile ma anche un po’ triste… Mi indigno se un ingegnere sbaglia un calcolo e la casa cade, mi indigno se un medico sbaglia e il paziente ne paga le conseguenze, ma se un grande artista (o chi per lui) commette un errore, insignificante aggiungerei, solo un povero sfigato ne fa una crociata. E’ la sua immagine che ne risente, anche se non è abbastanza acuto da arrivarci.
McCurry è e resta un grande, e credo che proprio se ne freghi di queste ridicole critiche.
Tu, se posso permettermi, fai altrettanto.
In quello che hai scritto non c’è nulla di male, non ti umiliare solo perché altri hanno sbagliato. Sei un ottimo osservatore e dicerto fai bene il tuo lavoro.
Il resto non conta.
Buona luce! 🙂
[…] modo, che si sostituisce al piede di un malcapitato passante. Ne nasce un articolo pubblicato sul blog di Paolo, che si diverte a raccontare la vicenda senza polemica e che nel giro di poco diventa […]
[…] Un fotógrafo italiano descubrió en una exposición de Steve McCurry una fotografía en la que una señal de tráfico estaba mal clonada y lo señaló en su blog. […]