Quante volte (soprattutto chi usa Fuji) avete pensato a quanto sarebbe bello lavorare direttamente in JPG? Io parecchie.
E quante volte avete pensato: Ok, ma se poi voglio fare interventi pesanti? Me la sento di rinunciare al RAW?
Insomma, sarebbe bello lavorare in JPG e avere anche una copia in RAW di ogni foto, in modo da poter se occorre usare quest’ultima. Si può fare, perché praticamente ogni macchina fotografica prevede un salvataggio RAW+JPG. Il problema sorge quando si importano le foto in LightRoom…eh sì, perché sulle prime sembra che importi solo i RAW, poi si capisce che c’è un modo per importare anche i JPG, ma a quel punto ci si ritrova con tutte le foto doppie… una rovina.
Si potrebbe dividerle con un secondo passaggio in due cartelle, una RAW, una JPG… ma che scomodità poi lavorarci, saltando di qua e di la’ a seconda di quel che serve…

Oggi pomeriggio un utente facebook ha fatto una domanda proprio su questo argomento, e ovviamente gli è stato risposto che non esisteva una soluzione semplice (la soluzione ideale sarebbe importare tutto doppio, poi crearsi manualmente delle “pile” di foto a coppie, mettendo davanti il JPG. A quel punto, ove occorresse il RAW, basterebbe portarlo avanti nella pila e lavorare quello. Semplice, lineare… lunghissimo da farsi però!).
A quel punto mi è venuta in mente una soluzione al problema! Una soluzione automatica o quasi! Eccola qua:

  1. Scattare RAW+JPG (ma va’?)
  2. In Lightroom attivare l’opzione per importare i JPG vicino ai loro RAW. Nelle preferenze generali di Lightroom basta mettere la spunta qua: 

   3. Ovviamente, importare le foto! Vedrete che saranno tutte doppi, un RAW e il suo JPG vicino, come qui:

  4. Ora il primo passo automatico o quasi: LR ha un bello strumento che permette di creare automaticamente le pile, in base all’ora di scatto. Non male. Andate in FOTO > PILA DI FOTO > Impila automaticamente per ora di acquisizione…

In pratica LR vi chiederà di selezionare un intervallo di tempo per cui raggruppare le foto. Il trucco è indicare… zero. In questo modo verranno create pile che raggruppano foto scattate esattamente con lo stesso orario. Questo è il meccanismo base dell’idea, e ne è anche il tallone d’Achille: se scattate ad esempio con la raffica, visto che fuji e credo anche le altre macchine danno i tempi precisi al secondo, probabilmente vi ritroverete con 6/7 foto in una pila, invece di avere coppie di foto RAW+JPG…

Come potete vedere già quando inserite l’intervallo di tempo, prima di premere “impila”, LR vi fa la cortesia di farvi vedere i raggruppamenti. Qui quello con la freccia comprende 4 foto… dito troppo veloce! 🙂

Comunque, facendo finta che tutte le vostre foto siano scattate ad almeno un secondo di distanza l’una dall’altra, vi ritroverete in questa situazione:

Ogni pila contiene due foto, prima il RAW e sotto il suo JPG. Noi vogliamo lavorare PRIMA coi JPG, però, e solo in caso di emergenza tirar fuori l’arma segreta del RAW.

A questo punto il passaggio è semplicissimo: selezionate tutte le pile/foto, se serve nel menu FOTO selezionate PILA DI FOTO > Riduci tutte le pile, che “chiude” tutte le pile in modo che restino in alto e visibili i solo RAW. Dopodichè selezionate quest’ultimo, magico comando:

Cosa succede, in pratica? Tutte le foto IN CIMA ad ognuna delle pile selezionate verranno mandate giù di un livello. Il che vuol dire che, per forza di cose essendo le nostre pile composte da due sole foto, la foto che era sotto, ovvero il JPG, salirà in cima.

Voilà, scopo ottenuto:

Ora abbiamo tante pile con in cima il JPG. Possiamo lavorare normalmente in LR, facendo modifiche e selezioni. Se per una di queste foto ci servisse il RAW, basta portarlo in cima (SHIFT+A, cioè MANDA GIU’ la prima foto della pila) e lavorarlo. Quando poi esporteremo le nostre foto, a pile chiuse, LR automaticamente esporterà soltanto le foto in cima ad ogni pila!

 

PS: Mi dice Francesco Arcuri, la persona che mi ha generato tutta questa elucubrazione ponendo la domanda, di aggiungere questo:

Lui colora in modo diverso i RAW e i JPG (le etichette colore, quelle che si ottengono premendo i tasti da 6 a 9) ed in effetti può essere un ottimo sistema per avere subito un riscontro visivo su quel che si sta facendo e su che tipo di file si sta trattando