Oggi mi son reso conto che è 6 mesi (SEI) che non scrivo niente in questo blog. Ok che è un non-blog, però, insomma…

Il vero problema è che di solito scrivevo quando mi sembrava di aver delle cose sensate da dire, è questo è un limite grosso perché di cose sensate da dire ne ho poche… invece in un blog alla fin fine bisognerebbe anche un po’ scrivere così, in modo umorale, senza star tanto a pensarci e poi prendendosi magari pure le critiche e le correzioni, chè tutto fa brodo.

Ad esempio questa mattina stavo giusto pensando una cosa: sono iscritto ad alcuni gruppi FB di fotografia (beh quello di Fuji perché uso Fuji ed all’inizio non ervamo in tanti, poi quello di Canon non so perché, forse perché usavo Canon, e quello di Nikon e lì è davvero un mistero, poi un paio di gruppi di professionisti del matrimonio) e vedo che spesso, soprattutto in quelli “misti” e non riservati a professionisti, si finisce sempre per avere fazioni, litigi, incomprensioni.

C’è quello che posta “la prima foto che ha fatto nella sua vita, cosa ne pensate?” e poi non accetta nessuna critica oppure si offende. Ed ovviamente ci sono quelli che lo offendono e lo criticano a casaccio. Poi ci sono quelli, assurdi, che uno posta una foto tipo che ne so di un viaggio in Vietnam, e loro ne pubblicano nei commenti un’altra di un loro viaggio, sempre in Vietnam, scrivendo cose come “Ah io invece ho fatto questa”… una roba molto scortese, trovo.

Ma il problema vero è che alla gente che pubblica foto risponde gente che anch’essa pubblica foto, e quindi le critiche e gli scazzi avvengono sempre fra presunti pari, anche perché nessuno si sogna di andare veramente a vedere con chi sta parlando quando si mette a criticare ferocemente una foto (spesso usando parametri veramente miseri, tipo la regola dei terzi o altre cose da corso-base-di-fotografia-lezione-1).

Contemporaneamente, visto che leggo abbastanza e a volte finisco un libro e poi non so bene cosa leggere dopo, mi sono anche iscritto ad un gruppo di “lettori”: la gente parla di libri, pubblica piccole recensioni, chiede e da consigli. Anche lì ci sono problemi, ovviamente, magari a uno fa schifo un autore che un altro ama e parte il miniflame, ma nel complesso è un gruppo con molti meno problemi di qualsiasi gruppo fotografico (e sono 108.000 iscritti!).

E allora mi chiedevo: come mai? E la risposta mi sa che è una sola: è un gruppo di lettori. Non di scrittori, di lettori. C’è una bella differenza, no? E invece per la fotografia non esiste un gruppo di lettori (è in quel gruppo è specificamente vietata l’iscrizione agli scrittori).

Pensateci.

Esiste? Mi sa di no, eh? Siamo tutti fotografi. Se facessero un gruppo di soli lettori di foto, gente che non pubblica foto sue ma ha solo la passione di vedere foto di altri e parlarne, magari criticando, chi si iscriverebbe? Forse Michele Smargiassi e John Berger, se fosse ancora tra noi, e pochi altri.

Il nocciolo del problema mi sa che è tutto qua, gruppi su cui si postano migliaia di foto, che non interessano a quasi nessuno se non ai loro creatori, e che vengono viste da migliaia di iscritti a cui non gliene frega nulla se non per imparare, copiare, prendere ispirazione per poi fare loro stessi foto simili. E nel frattempo dire dottamente la loro su come altri hanno composto una foto, fatto una postproduzione, scelto l’esposizione. Quasi tutti i commenti, alla fin fine, si riducono a un “Io Io IO, avrei fatto così!”

Esistono i lettori di foto? Lettori e basta?